Ritratto oltre il Matrimonio
Premessa
Non tutti sanno che il mio percorso fotografico personale parte molto lontano dalla fotografia di matrimonio.
Per anni ho avuto per le mani una macchina fotografica ma che non sapevo usare, poi un corso base di fotografia al dopolavoro dei ferrovieri della mia città, iniziato in 5 allievi alla 5° lezione ero da solo, li mi hanno portato in camera oscura* e mi sono innamorato della fotografia.
( *di questo parlerò in un altro articolo )
Vi garantisco che ho fatto il percorso completo, ho iniziato con i gatti, poi i paesaggi e sperimentato con fotografie a qualsiasi cosa, conil tempo ho capito che amo “raccontare” le persone, si il termine è strano ma è quello che amo fare, sono partito dai ritratti costruiti, perfetti, le persone si vedevano e dicevano ” WOWW non sembro nemmeno io”
In quel momento era davvero bello ma poi “invecchiando” e approcciandomi ai matrimoni ho capito che preferivo i ” WOWW, grazie, si sono davvero io” .
Come per i matrimoni il mio è diventato un percorso narrativo, fotografo le persone con lo stesso approccio, parlando esce fuori chi ho davanti, la macchina fotografica perde importanza e diventa facile raccontare.
Ansel Adams diceva
“Non fai solo una fotografia con una macchina fotografica. Tu metti nella fotografia tutte le immagini che hai visto, i libri che hai letto, la musica che hai sentito, e le persone che hai amato. “
Io nel mio piccolissimo mi permetto di aggiungere che PER ME conta molto anche le persone che ho conosciuto e che mi hanno “contaminato”.
vi lascio con tre citazioni che probabilmente non condividerete:
Mi raccomando non mi tolga le rughe, ci ho messo 50 anni per averle!
(Anna Magnani, rivolta al fotografo)
Se nel mirino vedi la persona lascia perdere. E’ il suo pensiero che devi ritrarre.
(Anonimo)
Credo davvero che ci siano cose che nessuno riesce a vedere prima che vengano fotografate.
(Diane Arbus)
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fotografo ritratto Grosseto